Criticisms
Le storie che narrano le vicende dell’uomo moderno sono gli echi di storie antiche, di storie immaginarie dove l’umanità ha costruito il suo castello di illusioni e dove il faro sempre acceso delle sue domande esistenziali hanno proiettato, fondamentalmente, le angosce terrificanti di una esistenza misteriosa di cui non c’è certezza, nè consolazione, persino, ad opera di ingannevoli apparizioni. E’ il gioco interpretativo ed inventivo dell’occhio che vede la realtà come uno spettacolo di meraviglie, una sorta di immaginario che fa vedere “tutto in una forma di novità”. (Baudelaire) |
Questo scenario estetico dove i simboli della natura, della vita, della narrazione, si intrecciano in sognanti fantasmagorie, sono le peculiari qualità che compongono la produzione artistica di Manuele Vezzali. |
La leggerezza delle visioni Interrogarsi sul significato e sul destino dell’arte, sulle sue flessibilità rispetto alle continue trasformazioni culturali e sociali, può apparire uno sterile esercizio accademico od astratto, ma scoprire che l’arte non è un semplice derivato, nè tanto meno un “precipitato” ideologico confezionato dalle mode consumistiche e competitive, è, certamente, un forte incoraggiamento per continuare ancora a provare le emozioni del vedere, sentirsi rapiti dalla leggerezza delle visioni. La consapevolezza di voler giocare tra il razionale e l’irrazionale, tra il rigore formale e l’anarchia dell’inconscio, rende la sua produzione ricca di stimoli non solo estetici ma di una particolare espressività quasi spirituale dove l’elemento irreale e surreale agisce come antidoto al piatto conformismo del nostro immaginario,ormai, logorato dagli eccessi consumistici del processo di omologazione. |